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Champions Putignano: Ritella & co. puntano alla serie D

28 giugno 2008
A cura di: Andrea Persivalle
Calcioclub.nicholaus.it


Francesco Ritella (nella foto) ha promesso che si tratta dell’ultima intervista. Spazio al nuovo management.
Lui, dopo gli anni di patronato al Noci, s’è ritagliato un ruolo più defilato, anche se appare sempre come il punto di riferimento del nuovo soggetto calcistico sorto nel panorama del calcio dilettantistico di Puglia, la Champions Putignano. Che oggi è la società dei quattro ex presidenti (il putignanese Giuseppe Carbonara, il rutiglianese Gianni Di Gioia, il capursese Leonardo Loparco, lo stesso Ritella, tutti a comporre il consiglio d’amministrazione del club) e domani potrebbe ospitarne un quinto, Giovanni Intini, reduce dalla pluridecennale esperienza al Castellana e che potrebbe avere nella Champions un ruolo esecutivo, nell’organizzazione o nel settore giovanile.

Presidente Ritella, un pizzico di rimpianto nel lasciare Noci e il Noci?
Non sono solito avere rimpianti, anche perché sono abituato a guardare al futuro piuttosto che indulgere sul passato. In ogni caso non è facile avere rimpianti quando un progetto non trova adeguata attenzione da parte di istituzioni e potenziali sponsor. Sono curioso di vedere adesso se ci sarà calcio a Noci, e a certi livelli. Io, per quel che mi riguarda, il tentativo l’ho fatto.

Una nuova avventura a Putignano, città di grande tradizione calcistica, negli ultimi anni vittima di un lungo declino.
I periodi di alti e bassi capitano ovunque, ma quando c’è una lunga e importante tradizione, come appunto a Putignano, ci vuole poco a risvegliare orgoglio e blasone. Per questo, insieme a tanti amici provenienti da diverse esperienze calcistiche, abbiamo scelto una città assetata di calcio, una città che merita un simile palcoscenico. Ai putignanesi, che conosco bene, vivendo e lavorando in questa realtà, dico che abbiamo una grande occasione, da non sprecare: riportare i colori rossoblù nel campionato di serie D. Il primo appuntamento è con la presentazione della squadra, nei prossimi giorni.

E’ sorta una seconda squadra, quella del presidente Pietro Damaso. Potrebbero esserci problemi di convivenza?
Non conosco i progetti degli altri. Prendo atto e basta. Da tempo abbiamo lanciato il programma della Champions in Eccellenza. Non saremo soli, ma in ogni caso sono fiducioso che l’Amministrazione comunale saprà individuare la società che propone il programma più ambizioso e solido, assegnando conseguentemente lo stadio in maniera adeguata e consona. Approfitto per ringraziare il Sindaco e la sua Giunta per gli imminenti lavori di adeguamento dello stadio, utili alla squadra e degni di una piazza calcisticamente importante come Putignano.

Un grande allenatore, Vito Sgobba, il quale, anche se reduce dal flop di Nardò, ha vinto l’Eccellenza due anni fa a Fasano. Obiettivi ambiziosi quelli della Champions?
Ho già parlato di un programma che punta apertamente alle zone altissime della classifica e mister Sgobba è l’uomo giusto per questo progetto perché grande professionista, conoscitore della categoria (il tencico castellanese vinse i playoff con il Rutigliano nel ’97 e poi, dopo tanta serie D, sfiorò pochi anni fa la conquista della Coppa Italia con il Real Altamura, al Flaminio di Roma, con la Colognese , ndr) e oltretutto molto amato a Putignano, essendo stato il condottiero della promozione nell’Interregionale vent’anni fa. Mi piace pensare infine che a Nardò non c’è stato alcun flop, ma una scelta tecnica della società di interrompere il rapporto con Sgobba, pur con la squadra in buona posizione di classifica.

Enzo Bellantuono presidente, una sorta di executive manager che corona una bella carriera calcistica. Perché tale scelta?
Conoscete tutti la stima di lunga data che nutro per il prof. Bellantuono. E’ la persona giusta per guidare il Putignano in questo progetto, che separa chiaramente il ruolo della “proprietà” da quello legato alla gestione tecnico-organizzativa della società. Il nostro compito è solo quello di assicurare mezzi e risorse: non interferiremo in alcun modo nelle scelte tecniche e ciò credo che garantirà all’ambiente sportivo il massimo della fiducia e della tranquillità.

Ha detto che “non commetteremo gli errori della scorsa stagione". In che senso?
L’ho già anticipato: con una chiara ripartizione di ruoli e responsabilità: patto di azione con la città e i tifosi. Un progetto che punti all’educazione sportiva attraverso un sano spirito agonistico e competitivo: sono tutti aspetti fondamentali per raggiungere obiettivi ambiziosi. Bellantuono e Sgobba, insieme all’entusiasmo di giovani come il vice presidente Donato Notarangelo e del direttore sportivo Fabio De Vita e all’esperienza di tutto il team dirigenziale, assicurano un giusto equilibrio per partire con il piede giusto.

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