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Massafra: Carrano non ci sta: "Un rigore per noi c'era di sicuro"

29 settembre 2009
di ANTONELLO PICCOLO
Il Massafra cade per la quarta volta, scivolando in fondo alla classifica a braccetto con l’Altamura (partito con una penalizzazione di 3 punti).
Alla seconda uscita stagionale davanti al proprio pubblico, i giallorossi di Angelo Carrano (nella foto) subiscono l’1-0 dall’esperto Sogliano, abile a pungere nel primo tempo e gestire a proprio piacimento i restanti minuti di gioco. Un risultato sin troppo severo per i massafresi, maturato anche grazie all’atteggiamento del direttore di gara (Gregorio di Bari) sin troppo permissivo nei confronti della difesa salentina.
Tre azioni dubbie in area del Sogliano. Sullo 0-0 Turi ubriaca la retroguardia rossonera e viene steso. L’arbitro fa continuare, commettendo comunque un errore: non assegna il penalty e non ammonisce l’attaccante massafrese per simulazione. Nella ripresa, poi, in area del Sogliano si susseguono una serie di tocchi di mano. Tutti involontari? Per la giacchetta nera e il suo collaboratore, sì. Decisioni che alla fine peseranno sul risultato finale e che durante la gara fanno perdere le staffe al tecnico Carrano, allontanato dalla panchina.
«Non è possibile subire torti arbitrali di un certo peso. Probabilmente – dichiara Carrano – alla fine la partita l’avremmo persa lo stesso, ma il regolamento è fatto per essere applicato. Un rigore c’era sicuramente. Il fallo su Turi, sullo 0-0, era netto. Ad ammetterlo è stato anche il portiere avversario che, rivolgendosi al suo compagno di squadra, ha confessato di esser stato graziato. Peccato, perché la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa».
Un risultato che non appaga assolutamente la squadra per l’impegno profuso.

«In nessuna maniera. È vero – aggiunge il trainer – anche domenica, di fronte a gente esperta, abbiamo commesso la solita ingenuità, facendoci cogliere impreparati sull’azione del gol. Nei restanti minuti la squadra comunque ha reagito, creando problemi agli avversari. Non siamo stati assistiti a dovere dalla fortuna. Sono sicuro che – conclude – arriveranno tempi migliori».

(G.d.M.)

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