Ricordiamo a tutti i lettori che mettiamo a disposizione un sistema aperto che permette nella maniera più democratica di commentare liberamente qualunque notizia, attivando così dei forum di discussione. E' un modo di partecipazione alla vita calcistica dell'Eccellenza pugliese, ma non deve diventare occasione di sfogo volgare. Mantenete sempre alto il livello di civiltà ed evitate di offendere gli interlocutori. Per commentare le notizie occorre disporre di un profilo GOOGLE o BLOGGER.

Copertino: Castrignano', mister rivelazione: "La nostra arma e' il collettivo"

27 ottobre 2009
di ANTONIO CALO'
Battendo per 2-0 il Trani, il Copertino è salito a quota 18 punti, portandosi al terzo posto del campionato d’Eccellenza, sia pure in condominio con altre formazioni.
Dopo 10 giornate, la squadra rossoverde è, senza tema di smentite, insieme al Manduria, la rivelazione del massimo torneo dilettantistico regionale.

Scopriamo chi è Gianfranco Castrignanò (nella foto in alto), il tecnico che guida il Copertino e che, per la prima volta nella propria carriera, ricopre stabilmente il ruolo di primo allenatore in Eccellenza, dopo una lunga milizia a livello di settore giovanile e, da secondo di Totò Nobile, nel Nardò, in D, e nel Gallipoli, in Eccellenza.
Castrignanò ha 43 anni, è sposato con la signora Simona ed ha due bimbe, Francesca, di 11 anni, ed Anastasia, che fra qualche tempo ne compirà 4.
Da giocatore era un portiere e ha militato nel vivaio del Copertino e del Lecce, per poi difendere la porta del team rossoverde in Promozione. Un grave infortunio ad un ginocchio lo ha costretto ben presto al ritiro.

«Se il Copertino si sta comportando bene il merito non è mio – afferma con umiltà Castrignanò – In estate, quando abbiamo allestito l’organico, oltre a valutare le qualità tecniche degli atleti contattati, ci siamo preoccupati di valutare le doti umane di ciascun elemento».
«Ebbene, abbiamo operato scelte oculate, in quanto la vera arma in più della nostra compagine è il collettivo, non i singoli – aggiunge Gianfranco Castrignanò - Lo spogliatoio è compatto. Chi resta fuori dal campo è il primo ad incitare chi gioca. Si lavora con umiltà e spirito di sacrificio. Inoltre, alle nostre spalle, c’è una dirigenza seria».
Il trainer rossoverde non pone limiti alla propria squadra. «Vogliamo continuare a fare bene – dice Castrignanò – ma senza alcun assillo. I club che si sono attrezzati per vincere il campionato sono altri. Noi vivremo alla giornata, provando a restare per quanto possibile tra le migliori e tenendo sempre in debito conto l’intento di dare spazio ai tanti giovani validi che abbiamo in rosa».

(G.d.M.)

Nessun commento: