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Nardo': Mister Longo soddisfatto "Squadra attenta e pratica"

26 ottobre 2009
di MICHELE CLIMACO
L’incantesimo è rotto e un Alessandro Longo (foto: F. Pero)rinfrancato plaude alla determinazione con la quale il Nardò ha posto un argine agli sprechi casalinghi, costati quattro punti contro Corato e Lucera.

“Siamo stati bravi a piegare una squadra in gran forma come il Cerignola, rivitalizzata dalla cura Notariale. Era una partita terribilmente complicata perché questo Cerignola mi ricorda tanto il Nardò dello scorso anno, capace di cambiare completamente marcia dopo il cambio di guida tecnica, nonostante una squadra identica a quella di inizio stagione. E come facemmo noi lo scorso anno, riuscendo a far risultato con big come Ostuni, Liberty o Casarano, anche questo Cerignola aveva tutte le potenzialità per crearci dei grattacapi. E invece noi siamo stati bravi a gestire nel migliore dei modi questa partita, che avremmo potuto chiudere in anticipo sfruttando quel paio di buone occasioni che siamo riusciti a creare dopo il vantaggio”.

In definitiva, comunque, nonostante il vantaggio risicato, il Nardò non ha mai corso pericoli, tanto che Bassi è stato chiamato solo ad un paio di comode parate, su tiri provenienti dalla lunga distanza.
“In effetti - ammette il tecnico granata - oggi siamo stati attenti e pratici e soprattutto non abbiamo commesso quegli errori difensivi che ci sono costati cari a Maglie. Oggi sono davvero soddisfatto della prestazione della squadra, anche se nel primo tempo oltre al gol non abbiamo creato tanto, ma il Cerignola era molto lucido e bravo nel coprire gli spazi. Quando poi nella ripresa sono stati obbligati a scoprirsi, ci è mancato il colpo risolutore per vivere con maggiore tranquillità i minuti finali”.

Alessandro Longo spiega poi le scelte di formazione che hanno portato ad un diverso utilizzo di Irace e alla rinuncia a Parlacino, partendo da una premessa.
“Anzitutto occorre considerare che in questa squadra i titolari non sono gli undici che scendono in campo ma molti di più. E io ho il dovere di dare spazio a tutti quanti. Non solo per renderli tutti partecipi del progetto e garantire loro opportunità, ma perché c’è l’esigenza pratica di averli tutti al meglio della forma in caso di necessità. E il ritmo partita, il calarsi nel clima agonistico del campionato lo si acquisisce solo giocando partite vere. Turitto ad esempio è cresciuto tantissimo in questi ultimi mesi. Si è calato nella mentalità che cerco di infondere in ognuno dei ragazzi, che impone anche agli attaccanti di aggredire l’avversario, una volta persa palla. Quello che ad esempio non abbiamo fatto in occasione di quel contropiede finale orchestrato da Saracino, dove abbiamo temporeggiato invece di intervenire con decisione sull’avversario”.

Il tecnico di Trepuzzi spiega poi i motivi della inedita composizione del terzetto di centrocampo.
“Irace lo abbiamo recuperato in extremis, tanto che mercoledì scorso non ha potuto giocare in Coppa per problemi fisici. Non essendo al meglio della condizione non poteva dunque sopportare l’enorme peso che si deve addossare chi opera al centro della linea mediana e ho preferito utilizzarlo da mezzala. Nel nostro modulo il centrocampista centrale è il perno della squadra e per rendere al meglio deve essere al top dal punto di vista fisico, mentale e tattico. Oggi in quel ruolo mi offriva più garanzie Tartaglia. In quel ruolo in passato ha giocato anche Ruggiero, ma lui può fare ancora meglio in una posizione diversa. E queste soluzioni le avevamo tutte testate mercoledì scorso proprio in Coppa”.

Prima di congedarsi Longo plaude anche all’ennesima prova di grande attaccamento da parte del numerosissimo e caloroso pubblico.
“Questi sono i migliori tifosi in circolazione non solo di questa categoria, ma anche della categoria superiore all’Eccellenza. Rappresentano una importante risorsa di questa squadra e avranno un ruolo fondamentale nello spingere il Nardò sempre più in alto”.

Soddisfatto, nonostante la sconfitta, anche il presidente del Cerignola (nella foto a sinistra).
“Sapevamo che era una gara difficilissima e ce la siamo giocata nel migliore dei modi riuscendo a restare in partita fino al novantesimo. A me il Cerignola è davvero piaciuto e oltretutto quando si è condannati da un gol bellissimo come quello siglato da Di Rito, da un lato non hai niente da rimproverarti e dall’altro ti viene da pensare che se l’avversario non avesse estratto dal cilindro una giocata così, probabilmente avremmo potuto anche evitare la sconfitta. A dire la verità io ho proprio la sensazione che senza quel gran gol sarebbe finita 0-0, anche perché non abbiamo concesso nulla al Nardò, neanche quando siamo stati costretti a scoprirci per tentare di agguantare la parità”.

(Nardocalcio.com)

1 commento:

yoyo ha detto...

Mister occhio al Terlizzi, perchè lo stanno aiutando in tutti i modi.