di ANTONIO CALO'
Com’era già accaduto nella passata stagione (all’epoca contro l’Ostuni), la semifinale di andata dei play off è stata amara per il Copertino, arresosi per 3-1, sul terreno amico, dinanzi al Trani.
Com’era già accaduto nella passata stagione (all’epoca contro l’Ostuni), la semifinale di andata dei play off è stata amara per il Copertino, arresosi per 3-1, sul terreno amico, dinanzi al Trani.
«Abbiamo disputato un eccellente primo tempo - dice il trainer Gianfranco Castrignanò (Foto: L. Zitoli) - ma proprio nel nostro momento migliore gli avversari si sono portati in vantaggio grazie ad un calcio di rigore che era sacrosanto, ma che noi abbiamo determinato con notevole ingenuità».
«Sotto per 0-1 - aggiunge - abbiamo avuto la forza per recuperare, portandoci sull’1-1, ma a questo punto abbiamo perso per infortunio gli esterni Alessio Palmisano ed Alessio Mastria e sono stato costretto a modificare in parte l’assetto della squadra, che si stava comportando bene».
«Sotto per 0-1 - aggiunge - abbiamo avuto la forza per recuperare, portandoci sull’1-1, ma a questo punto abbiamo perso per infortunio gli esterni Alessio Palmisano ed Alessio Mastria e sono stato costretto a modificare in parte l’assetto della squadra, che si stava comportando bene».
Nel momento topico della contesa, il Trani, da grande compagine, ha realizzato altri due gol, portandosi sul 3-1 ed ipotecando l’accesso alla finalissima.
«La squadra di Pettinicchio ha sfruttato con cinismo due nostri errori, punendoci al di là dei nostri demeriti - sottolinea Castrignanò - Ai ragazzi, però, non posso muovere alcun addebito».
La sconfitta nella semifinale di andata ha compromesso le chance dei rossoverdi di accedere alla finalissima.
«E’ innegabile che le nostre probabilità di proseguire il cammino siano minime - ammette Castrignanò - Ma non siamo abituati a fare calcoli: come abbiamo fatto per l’intera stagione, ci prepareremo con la solita puntigliosità in vista del ritorno, decisi a ben figurare ed a vendere cara la pelle. A volte, il calcio riserva delle clamorose sorprese».
(G.d.M.)
Nessun commento:
Posta un commento