di RAFFAELE CAPALDI
A quasi 20 giorni dalla sconfitta col Pisticci costata la retrocessione in Eccellenza non vi è alcuna novità all’orizzonte neroverde.
Nessuno sa se il Bitonto disputerà il massimo campionato regionale, se chiederà il ripescaggio in serie D, o se piuttosto scomparirà.
Il Presidente Ciccio Noviello ha esternato la sua posizione: «Le possibilità di essere richiamati in serie D ci sono, perché nella teorica graduatoria che si compone fra le aspiranti il Bitonto sarebbe in ottima posizione, possedendo quasi tutti i requisiti. Certo, c’è la squalifica del campo di quest’anno, ma non ci pregiudicherebbe più di tanto ».
Il problema è che bisognerebbe presentare la domanda e con essa idonea garanzia fideiussoria, ma soldi non ce ne sono.
Chiarisce il presidente: «Mi trovo nella assenza assoluta di risorse finanziarie, nella radicale impossibilità di affrontare un campionato, in qualsiasi serie. Le mie utenze telefoniche ed il citofono del mio studio sono sempre stati attivi, e lo sono tuttora, ma finora nessuno seriamente ne ha fatto ricorso, per contattarmi e tracciare programmi credibili e concreti per il rilancio della squadra».
Noviello è disponibile a cedere la squadra, pur di rientrare nei debiti contratti anche quest’anno. Non ha però ricevuto al momento proposte. In tale contesto, quindi, il Bitonto rischia di non potersi iscrivere nemmeno al campionato di Eccellenza.
Dall’altra parte, la Giunta comunale ha provato a coinvolgere degli imprenditori, ma sinora senza esito. «Siamo molto sensibili alla questione - dichiara il vicesindaco Domenico Damascelli - tanto che già dal lunedì successivo alla retrocessione ci siamo attivati con una serie di incontri con realtà sia bitontine che anche forestiere per fare il possibile per salvare il calcio. Non è però facile, anche se la sentiamo mettendo tutta, esperendo ogni tentativo possibile. Vi è una disponibilità di qualcuno, ma gli spiragli sono pochi».
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