Ricordiamo a tutti i lettori che mettiamo a disposizione un sistema aperto che permette nella maniera più democratica di commentare liberamente qualunque notizia, attivando così dei forum di discussione. E' un modo di partecipazione alla vita calcistica dell'Eccellenza pugliese, ma non deve diventare occasione di sfogo volgare. Mantenete sempre alto il livello di civiltà ed evitate di offendere gli interlocutori. Per commentare le notizie occorre disporre di un profilo GOOGLE o BLOGGER.

Locorotondo: In migliaia per l'ultimo addio a Giorgio Petrelli

27 giugno 2010
di VALERIO CONVERTINI
Migliaia di persone hanno preso parte con le lacrime agli occhi alle esequie del sindaco Giorgio Petrelli, scomparso mercoledì scorso in un incidente con la sua moto. Bandiere listate a lutto, negozi chiusi. Una commozione profonda, palpabile.
Mai nella storia recente di Locorotondo un funerale con una così vasta partecipazione di popolo. Al passaggio del feretro per le vie cittadine si sono levati applausi scroscianti per una figura che resterà indelebile nella storia del paese.

La cerimonia è stata concelebrata da tutti i parroci di Locorotondo. Nella sua omelia, l’arciprete don Franco Pellegrino ha ricordato ancora una volta la figura mite di «un uomo appassionato ed entusiasta, innamorato del suo paese e sempre vicino a chi soffre con straordinaria dedizione».
Ha poi preso spunto da un manifesto anonimo apparso in questi giorni che diceva: «Il mio sindaco, il mio medico, il mio amico».
«Quel manifesto – ha spiegato don Franco – è segno di appartenenza, di identità. E’ un ricordo in cui può riconoscersi ogni locorotondese».

Poi la memoria di Petrelli esempio del volontariato. «Un mese fa Giorgio è partito per Lourdes col treno bianco degli ammalati. Prima di salutarmi alla stazione – ha concluso nella sua omelia – mi si è avvicinato e mi ha detto all’orecchio: ti voglio bene».
Ogni mattina, giunto nel suo ufficio comunale, Petrelli era solito rivolgere una preghiera alla Madonna di Lourdes affinché vegliasse sulla città.

Tanta gente è rimasta fuori dalla Chiesa Madre. La basilica, gremita in ogni ordine di posto, non poteva contenere il flusso di gente incessante. Alla cerimonia hanno preso parte le autorità civili e militari, tutte le associazioni del paese e i bambini delle scuole.

«Ci ha insegnato a combattere per le proprie idee con onestà e coraggio», ha detto fra le lacrime la giovane nipote.

Numerosi i gonfaloni e i sindaci dei paesi vicini. Tra le tante personalità di spicco hanno partecipato il sen. Gaetano Quagliariello, il sen. Francesco Amoruso, l’on. Donato Bruno, l’on. Antonio Distaso, l’on. Pierfelice Zazzera, l’europarlamentare Sergio Silvestris, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, il sindaco di Bari
Michele Emiliano, l’assessore regionale Fabiano Amati e i consiglieri Pentassuglia, Laddomada, Mazza e il vice presidente della Provincia Nuccio Altieri.

Nel primo pomeriggio la salma è stata tumulata presso la cappella di famiglia, circondata dall’affetto dei suoi cari, la moglie Dora, il padre Giuseppe Petrelli con la signora Felicita e la sorella Francarita.
Resta la commozione di un popolo che ha perso il suo sindaco, il suo medico, il suo amico.

(G.d.M.)

Nessun commento: